La crescente diffusione del protocollo Envision nel nostro Paese si colloca in un processo più…
Le linee guida Envision per le infrastrutture autostradali
Sulla scia del progetto del “Passante di Bologna” che ha ottenuto la certificazione Platinum lo scorso anno, il Gruppo Autostrade per l’Italia (ASPI) e Tecne (società di ingegneria del Gruppo) hanno intrapreso un percorso di applicazione del Protocollo Envision alla progettazione sostenibile delle infrastrutture stradali e autostradali del Gruppo. Il lavoro svolto è confluito ed è stato sintetizzato nel documento “Linea Guida di applicazione del Protocollo Envision alle infrastrutture stradali di Autostrade per l’Italia”.
Il documento. La Linea Guida è stata sviluppata da un gruppo di lavoro multidisciplinare di tecnici di Tecne e ASPI, con il supporto e la supervisione di verificatori ed esperti Envision di ICMQ, con lo scopo di creare un documento che potesse essere utilizzato dal Gruppo Autostrade come strumento metodologico per progettare le infrastrutture autostradali in un’ottica di sostenibilità misurabile e oggettiva grazie all’applicazione di Envision.
Il Protocollo internazionale promosso dall’ Institute for Sustainable Infrastructure (ISI) di Washington si configura ancora una volta come uno strumento versatile e adattabile a qualsiasi tipologia di infrastruttura, anche attraverso la redazione di un documento tecnico come la Linea Guida, che applica i criteri di sostenibilità promossi da Envision ad una specifica realtà infrastrutturale.
Dopo una breve introduzione, il documento esplicita lo scopo e il campo di applicazione a differenti tipologie di intervento e costruttive, ovvero:
- infrastrutture stradali di nuova realizzazione;
- modifica di infrastrutture stradali esistenti (ad esempio interventi di adeguamento o ampliamento);
- opere a supporto di infrastrutture stradali (quali ad esempio aree di servizio, svincoli, ecc.);
per poi passare all’analisi puntuale dei 64 crediti così come suddivisi nelle 5
macroaree di sostenibilità (Quality of Life, Leadership, Resource Allocation, Natural World, Climate and Resilience).
La Linea Guida segue quindi la struttura del Protocollo Envision definendo, per ognuno dei crediti, la modalità con cui ASPI e Tecne possono perseguirli attraverso la rispondenza ai requisiti, sulla base della documentazione progettuale, delle procedure aziendali e di gruppo presenti o sull’implementazione di nuove metodologie e strategie che permetterebbero di raggiungere livelli di achievement maggiori o di perseguire nuovi crediti.
Ogni credito è stato costruito seguendo l’impostazione del Protocollo, identificandone l’applicabilità o meno, la possibilità che possa essere pending nel caso in cui un progetto sia sottoposto a certificazione secondo il Path A, il potenziale livello di achievement che può essere differente a seconda della tipologia di intervento considerata, il benchmark di riferimento, ove previsto dal protocollo, o dove esplicitato da ASPI e Tecne.
Anche la documentazione citata a supporto mette in evidenza la possibile diversificazione di applicazione e approfondimento in relazione alla tipologia di intervento, che siano infrastrutture stradali di nuova realizzazione, a esistenti che vengono modificate o opere a supporto delle infrastrutture stradali.
La Linea Guida è stata poi approvata da ICMQ in quanto organismo certificatore dei progetti italiani grazie all’accordo in esclusiva con l’Institute for Sustainable Infrastructure (ISI), ed è scaricabile dal sito di ICMQ e di Envision Italia.
Perché la Linea Guida? Con la redazione della Linea Guida ASPI e Tecne hanno quindi voluto portare avanti il percorso di applicazione del protocollo Envision ai propri interventi, passando dalle attività di preliminary assessment e di certificazione, che valutano e verificano la sostenibilità di uno specifico progetto, alla redazione di un documento che si configura come un punto di partenza e una metodologia per l’applicazione dei principi della sostenibilità ai progetti di infrastrutture stradali.