ENVISION
si applica a tutti i tipi di infrastrutture civili: strade, ponti, ferrovie, aeroporti, argini, gasdotti, dighe, acquedotti, sistemi di trattamento delle acque, stadi, ecc. Oltre che per gli addetti ai lavori, è una risorsa chiave anche per i decisori pubblici e i regolatori. Consente di effettuare investimenti con un ritorno in termini di:
LA STRUTTURA
La struttura del protocollo è basata su 3 diversi livelli: le categorie, le sottocategorie e i criteri. Le categorie sono 5 e rappresentano le macro aree di impatto secondo cui valutare la sostenibilità del progetto. Le 14 sottocategorie identificano gli elementi principali di ogni area, e raggruppano sotto di esse un totale di 60 criteri. Ogni criterio fornisce un indicatore di sostenibilità relativo a uno specifico aspetto di interesse ambientale, sociale o economico; per ogni criterio, infatti, è possibile raggiungere un diverso livello di “achievement”: improved, enhanced, superior, conserving, restorative.
Le cinque macro aree di impatto identificate da Envision sono: Quality of Life, Leadership, Resource Allocation, Natural World e Climate and Resilience.
IL PROCESSO
Terzialità e indipendenza rappresentano elementi chiave del sistema Envision™, che – per la prima volta in Italia – permette di scattare una fotografia oggettiva e imparziale dei progetti infrastrutturali. La sostenibilità acquista, così, una dimensione finalmente misurabile in base a parametri codificati, sperimentati peraltro anche su un mercato complesso come quello americano.
Il processo di certificazione Envision™ conduce il progetto attraverso diversi step di verifica intermedia, che si concludono con l’assegnazione del livello di certificazione corrispondente ai crediti maturati.

LE FASI
Il processo di certificazione previsto dal Protocollo Envision è suddiviso in quattro fasi principali: registrazione, assessment, verifica e certificazione finale. Le prime due sono ad esclusiva responsabilità del team di progetto e del committente. Nella successiva fase di assessment l’ENV SP effettuerà la valutazione di tutti i crediti del protocollo, definendo per ognuno il livello di raggiungimento potenziale in base alla rispondenza del progetto, ai requisiti del credito, coadiuvato dalle evidenze documentali
PER L'ITALIA
Per l’Italia, ICMQ e Stantec hanno invece il ruolo di verificatori, dovendo esaminare nel dettaglio le evidenze documentali a supporto dell’ottenimento dei crediti e assegnando il livello di certificazione finale al progetto valutato.
Authentication: fase nella quale esperti ENV SP di ICMQ/Stantec analizzano, ed eventualmente avallano la valutazione eseguita dai verificatori.
Certification/Award: Sulla base dell’esito della verifica viene assegnato il livello di certificazione finale del progetto. Tale livello è identificato in termini percentuali come rapporto tra il punteggio ottenuto alla fine della fase di verifica e quello massimo raggiungibile. I livelli di certificazione possono essere i seguenti: bronze (almeno il 20%), silver (almeno il 30%), gold (almeno il 40%), platinum (almeno il 50%).