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Città sostenibili grazie alle infrastrutture
Per valutare quanto le città sono sostenibili spesso si fa affidamento all’analisi del loro patrimonio infrastrutturale. É ciò che ha fatto anche EY per realizzare la sua classifica delle città capoluogo più “smart”.
Il risultato sarà pubblicato a breve, ma alcuni dati sono già stati resi disponibili, presentando comunque uno scenario di massima. La classifica italiana ha visto posizionarsi prepotentemente le città del Nord: ai primi posti si trovano infatti Trento, Torino e Bologna. Milano è al quinto posto e quindi fuori dal podio. Per trovare città del Sud in posizioni alte della classifica bisogna arrivare al 50° posto con Lecce e Bari.
Il sistema di valutazione utilizzato da EY tiene in grande considerazione il patrimonio infrastrutturale delle città: la sua efficienza, la quantità e soprattutto la sostenibilità: non solo ambientale, ma anche economica e sociale. Quanto una strada costa per essere manutenuta? Quanto ha impattato sullo spazio circostante o sulle persone che abitano in quel quartiere? Questi sono i criteri che sempre più si stanno adottando sia per valutare che per progettare gli spazi urbani.
Come è evidente, questo tipo di metrica rende le città del sud Italia sempre più lontane dagli standard di altri Paesi, e le allontana anche dalle loro “sorelle” dell’Italia del centro Nord. Solo Lecce e Bari si distaccano un po’, arrivando più o meno a metà classifica, mentre troviamo in coda Roma, al 78° posto, Napoli al 62°, L’Aquila al 107°, Catania al 108°, Crotone al 109°.
Andrea D’Acunto, Mediterranean Government and Public Sector Leader di EY, ha commentato in una nota stampa che “Da diversi anni le città nel nostro Paese si stanno evolvendo in maniera sensibile verso la sostenibilità, attivando diverse iniziative per essere a basso impatto ambientale, favorire la mobilità sostenibile e ridurre fenomeni come l’inquinamento atmosferico e il congestionamento del traffico.
Dallo Smart City Index di EY emerge che alcuni indicatori negli ultimi anni sono cresciuti in maniera esponenziale soprattutto nelle città metropolitane di Milano, Torino, Bologna o nelle città medie del Nord. Se osserviamo la mobilità sostenibile, ad esempio, le auto elettriche ed ibride sono più che triplicate negli ultimi 4 anni registrando un aumento del 259% dal 2016; anche il parco circolante ha registrato una diminuzione di auto importante dal 2002 al 2018, solo Milano ha “eliminato” oltre 100.000 veicoli dalla città. Tuttavia – ha precisato D’Acunto – è presente ancora un grande divario con le città del Sud, ad eccezione di Lecce e Bari che si collocano tra le prime 50 nella classifica dedicata al tema della sostenibilità”.