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Il parco eolico di Vaglio Basilicata ottiene la certificazione Envision

 

L’Integrale Ricostruzione del Parco eolico di Vaglio Basilicata, di e2i energie speciali (di seguito e2i) è il secondo progetto ad ottenere la certificazione secondo il protocollo Envision in Italia, dopo aver raggiunto il livello Gold.

Questa infrastruttura è inoltre la prima ad aver ottenuto la certificazione Envision secondo la versione 3 del protocollo, al di fuori degli Stati Uniti. Questa terza release, entrata in vigore il 1° gennaio di quest’anno, ha infatti introdotto importanti novità come l’inserimento della fase di realizzazione, permettendo, a chi si approccia al protocollo, di certificare l’infrastruttura secondo due modalità alternative: al completamento della fase di construction (Path B), o alla fine della fase di design, a seguito della quale viene richiesta un’ulteriore verifica al completamento della fase costruttiva per confermare il livello ottenuto (Path A).

E2i ha utilizzato il Path B per la verifica del parco eolico di Vaglio Basilicata, a seguito anche di un preliminary assessment effettuato da parte di ICMQ e Stantec.

Il progetto

Il parco eolico certificato è un’opera di integrale ricostruzione di un parco eolico esistente a Vaglio Basilicata, in provincia di Potenza, entrato in produzione nei primi mesi del 2019. Il progetto ha previsto la sostituzione delle 20 turbine esistenti con 8 aerogeneratori tripala con una potenza complessiva di 20 MW, rispetto ai 12 MW dell’impianto preesistente, che permetteranno di ottenere una produzione annua di 65 GWh/anno, equivalenti al fabbisogno energetico di 24.000 famiglie.

Il processo di verifica del progetto

Il processo di verifica è stato condotto da ICMQ e Stantec attraverso l’accertamento della rispondenza della documentazione progettuale, caricata online dagli Envision SP interni al team di e2i, ai diversi crediti del protocollo, secondo le 5 macro categorie: Quality of Life, Leadership, Resource Allocation, Natural World e Climate and Resilience. Il processo di verifica consiste, infatti, nel valutare se i livelli di sostenibilità (Levels of Achiavement) proposti dal team possano essere confermati tramite le evidenze documentali fornite, che rappresentano, quindi, la compliance rispetto ai requisiti di in ogni credito.

Localizzazione e riutilizzo

Numerosi e differenti sono stati gli aspetti dell’opera che il protocollo Envision ha premiato.

La scelta di un sito già precedentemente occupato da un impianto esistente, secondo l’ottica dell’Integrale ricostruzione, tramite l’utilizzo di turbine più performanti ed efficienti, ha permesso da un lato di preservare aree greenfield, ovvero non già interessate da uno sviluppo antropico, dall’altro di ridurre il cosiddetto “effetto selva”. Il passaggio da 20 a 8 macchine ha infatti ridotto il numero e la distanza tra le stesse, producendo un miglioramento delle viste e una maggiore attenzione al passaggio dell’avifauna.

In un’ottica di riutilizzo e di economia circolare, e2i ha previsto la dismissione conservativa delle turbine esistenti, che possono sia essere messe in esercizio in altri siti o essere utilizzate come componenti di ricambio.

e2i ha anche ottenuto alti livelli di achievement anche attraverso il riutilizzo dei materiali di scavo all’interno del sito e con la differenziazione da discarica dei rifiuti in fase di costruzione, che sono stati inviati a impianti trattamento e recupero.

Sostenibilità a lungo termine e resilienza

Nella necessità sempre crescente di una decarbonizzazione e dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, un’infrastruttura come quella del parco eolico di Vaglio Basilicata contribuisce a quella produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e quindi alla sua quota all’interno del mix energetico nazionale.

Inoltre, grazie ad un sistema di monitoraggio e controllo da remoto delle macchine, è possibile verificare in modo continuativo tutti i dati derivanti dalle turbine installate, lo stato di utilizzo e di produzione di energia, intervenendo in modo predittivo su eventuali problematiche.

Il confronto diretto e continuativo con le comunità locali e la valutazione dei rischi effettuata hanno anche permesso di valorizzare strategie progettuali a favore della sostenibilità dell’opera a lungo termine e della sua capacità di essere resiliente, affrontando aspetti legati non solo ai cambiamenti climatici, ma guardando sia al progetto che alle interazioni con i sistemi infrastrutturali ad esso connessi.

 

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