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Un nuovo progetto registrato Envision: il Nuovo ponte sul Lago Barcis

Nel mese di novembre u.s. è stato registrato con successo un nuovo progetto sul portale Envision dell’Institute for Sustainable Infrastructure che prevede la realizzazione di un nuovo ponte sul lago di Barcis in provincia di Pordenone.

L’intervento è di proprietà Friuli Venezia Giulia Strade S.p.A. che ha da subito posto tra gli obiettivi dell’opera la sostenibilità, traducendo concretamente questa volontà nel diventare la prima stazione appaltante in Italia che in un bando pubblico ha fatto esplicito riferimento al Protocollo Envision come criterio premiale.

I lavori di progettazione esecutiva dell’opera sono stati dati in carico a Meg Studio s.r.l. di Padova che ha dunque provveduto anche ad effettuare la registrazione del progetto tramite il loro Envision Sustainability Professional (ENV SP).

Il progetto del ponte, adiacente la diga, è stato pensato per consentire lo sghiaiamento degli inerti dal bacino di monte del Cellina, evitando l’attraversamento del centro abitato di Barcis. In corrispondenza del coronamento della diga di Barcis, sopra la quale corre la strada esistente, è presente una strettoia che, oltre a limitare la sezione stradale, impone un limite di peso ai veicoli in transito, escludendo al passaggio i mezzi pesanti. Il nuovo ponte consentirà ,dunque, ai mezzi di superare l’ostacolo costituito dal tratto di passaggio sul coronamento della diga esistente, facilitando la viabilità.

I punti cardine alla base dell’impostazione progettuale sono di natura idraulica e logistica:

  • la sicurezza al transito rispetto ai fenomeni idraulici prevedibili nella zona;
  • l’assenza di condizionamenti alla gestione del serbatoio e agli scarichi dello sbarramento;
  • mantenimento della quota del lago ad un livello sufficiente a garantire il funzionamento dell’impianto almeno al 50% del regime ordinario durante le lavorazioni più critiche;
  • la continuità dell’esercizio della strada comunale per l’accesso ai fondi, alla diga e alle attività commerciali e private esistenti, durante tutto il periodo delle lavorazioni;
  • l’assenza di interruzioni della viabilità ordinaria in fase di costruzione.

Per limitare gli ingombri e come misure di mitigazione sono previsti rilevati contenuti entro muri prefabbricati con rivestimento in ciottoli di fiume. L’impalcato metallico richiama le colorazioni del contesto.  Le soluzioni complementari, architettoniche e di arredo stradale e urbano sono finalizzate al miglior inserimento paesaggistico possibile degli interventi e percettivamente gli interventi in progetto si integrano all’interno del contesto paesaggistico.

Il nuovo ponte è della tipologia ad arco a via inferiore. L’opera presenta una larghezza complessiva, misurata in asse appoggi, pari a 14.63m, mentre la campata si sviluppa per una lunghezza di 78 metri in asse appoggi. La carreggiata è larga complessivamente 12.90 m, ed è composta da due corsie, due banchine e due marciapiedi.

Durante tutte le fasi lavorative viene sempre garantita la continuità dell’esercizio della strada comunale per l’accesso ai fondi, alla diga e alle attività commerciali e private esistenti.

ICMQ riveste il ruolo di certificatore dell’opera, effettuando le verifiche di terza parte attraverso professionisti qualificati direttamente da ISI, assegnando il livello di certificazione finale al progetto valutato e attestando un riconoscimento pubblico e super partes agli aspetti di sostenibilità raggiunti.

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