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Nasce Envision V3

Una nuova versione del protocollo per la sostenibilità delle infrastrutture

Lo scorso aprile l’Institute for Sustainable Infrastructure (ISI) ha pubblicato la nuova versione del Protocollo Envision® il sistema di rating internazionale che valuta la sostenibilità delle infrastrutture.
Questa terza release, da quando nel 2012 è stata pubblicata la prima versione, è il risultato di un complesso processo di analisi che ISI ha effettuato valutando gli sviluppi del settore industriale e infrastrutturale degli ultimi anni, incorporando feedback derivanti da esperienze dei tecnici del settore, delle committenze pubbliche e private, degli Envision SP, dei formatori e verificatori che lo hanno applicato. Questo processo collaborativo ha permesso di individuare nuove esigenze di mercato e implementare approcci innovativi verso la sostenibilità economica del progetto e la resilienza, estendendo la valutazione anche alla fase di realizzazione dell’opera. Il Protocollo rimane, comunque, uno strumento olistico per la valutazione della sostenibilità applicabile a tutte le tipologie di infrastrutture pubbliche e private, attraverso una certificazione di terza parte che conferisce terzietà e trasparenza all’autovalutazione dell’Envision SP.

Quali sono le principali variazioni
Nella versione 3 alcuni cambiamenti riguardano aspetti più operativi come la riscrittura, l’eliminazione o lo spostamento di alcuni crediti in una diversa categoria, l’aumento del punteggio totale (si passa da 809 a 1000 punti) e una più dettagliata suddivisione delle performance di sostenibilità nel layout dei levels of achievement. Altre modifiche sono invece più sostanziali tra cui, in primis, l’inserimento della fase di construction all’interno del processo di certificazione.

• Processo di verifica e certificazione: nonostante il protocollo rimanga uno strumento che certifica il progetto dell’infrastruttura, è possibile scegliere di perseguire la certificazione di terza parte o al completamento della fase di construction (Path B), o alla fine della fase di design, a seguito della quale viene richiesta un’ulteriore verifica al completamento della fase costruttiva per confermare il livello ottenuto (Path A).

• 11 nuovi crediti: alcuni sono proprio relativi alla fase di costruzione, altri analizzano aspetti legati alla valutazione economica del ciclo di vita (Life-Cycle Economic Evaluation), all’importanza dell’equità e della giustizia sociale, e all’importanza della sostenibilità nella pianificazione e nello sviluppo futuro.

• Mantenimento delle credenziali: tutti gli ENV SP qualificati (sia da ISI che da ICMQ/Stantec) dovranno mantenere attive le loro credenziali annualmente, attraverso un programma di training che verrà definito nei prossimi mesi.

In Italia si partirà dal 2019
ICMQ – organismo di certificazione specializzato nel settore delle costruzioni – e Stantec, leader nella consulenza e progettazione ingegneristica e architetturale, patrocinatori del protocollo in Italia grazie all’accordo in esclusiva con ISI, partiranno con l’implementazione della versione 3 da gennaio del prossimo anno, sia per quanto riguarda il mantenimento delle credenziali, che per la certificazione dei progetti.

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